Pangiallo romano

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Il Pangiallo romano (detto anche Pangiall'oro) è un dolce tipico del Lazio, che ha la sua origine nell'antica Roma e più precisamente nell'era imperiale. A quei tempi distribuire questi dolci dorati, durante la festa del solstizio d'inverno, era di buon auspicio per il ritorno del sole. Il Pangiallo infatti è impreziosito da un sottile strato costituito da una crosta dorata che dona al dolce la sua tipica brillantezza.

Ingredienti:
• 300 gr di uva passa
• 200 gr di mandorle
• 200 gr di noci
• 200 gr di nocciole
• 100 gr di pinoli
• 100 gr di farina
• 200 gr di miele
• 150 gr di cacao
• 50 gr di cioccolato grattugiato.

Preparazione:
Tritare tutti gli ingredienti e riscaldare il miele in un pentolino a fuoco molto basso. Mettere in una bacinella il tutto e mescolare con un cucchiaio di legno, finchè non si otterrà un impasto denso. Prenderlo poco per volta con le mani e formare dei panetti premendo con forza e addensandolo. Sistemarli nel forno e far cuocere per circa mezz'ora.


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Minestra di Arzilla

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Si tratta di un primo piatto natalizio tipico della cucina popolare romana. La minestra di arzilla è una minestra molto saporita e gustosa, che vede come ingrediente principale il tipico broccolo romanesco e il brodo ottenuto con la Razza Chiodata (arzilla).

Ingredienti (per 6 persone):
• 1 kg di arzilla (razza chiodata)
• 600 gr di broccoli romaneschi (in sostituzione, i broccoletti siciliani)
• 250 gr di pasta tipo ditalini rigati (o spaghetti sminuzzati)
• 200 gr di pomodori pelati
• 2 acciughe sotto sale
• 3 cucchiai di olio d'oliva extra-vergine
• 1 cipolla media
• 1 sedano
• 1 carota
• Prezzemolo
• Succo di limone
• Aglio
• Un po di peperoncino.

Preparazione:
Dopo aver pulito la razza (Arzilla) spazzolandola energicamente sotto l'acqua corrente, mettetela in una casseruola con circa 200 cl di acqua fredda. Salate e unite il sedano, la carota, la cipolla e qualche gambo di prezzemolo, mondati e affettati. Coprite, portate a ebollizione e lasciate cuocere, a fuoco moderatissimo, per circa 20 minuti. Quando la razza è cotta, tiratela su con una schiumarola e pulitela togliendo la testa, la pelle e le cartilagini. Mettete da parte la polpa (condita con olio e limone, potete servirla come antipasto o come secondo) e rimettete tutti gli scarti (testa e cartilagini) nella pentola con il brodo, lasciando cuocere per altri 30 minuti circa. Raschiate leggermente le acciughe, sciacquatele, asciugatele e diliscatele. Preparate un trito finissimo con l'aglio, una manciatina di prezzemolo e poco peperoncino, e fatelo appassire, a fuoco dolcissimo, in una casseruola con l'olio. Dopo 1 minuto, unitevi le acciughe e fatele disfare schiacciandole con la forchetta. Versate nella casseruola i pelati spezzettati e il vino, incoperchiate e fate cuocere per circa 20 minuti. Dividete il broccolo in cimette (tagliate in 2 o in 4 quelle più grosse), lavatelo e aggiungetelo alla salsa, lasciandolo insaporire per qualche minuto a fuoco vivace.
Passate il brodo di pesce da un colino lasciandolo cadere direttamente nella casseruola con i broccoli, unitevi anche dei pezzettini di polpa recuperati dagli scarti e proseguite la cottura per altri 10 minuti.
Buttate la pasta, mescolate e fatela cuocere per circa 15 minuti. Servite la minestra ben calda, rigorosamente senza formaggio.


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Presnitz

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I Presnitz sono dolci tipici del Friuli, simili allo strudel. Essi sono legati in particolar modo alla storia di Trieste, quando per accogliere la Principessa Sissi, Imperatrice d’Austria ed Ungheria, in visita al Castello di Miramare, la città cercò in ogni modo di renderle degno omaggio. Nacque cosi'un dolce inventato per l’occasione, con il nome di “Preis Prinzessin” (Premio Principessa). Da lì i Triestini semplificarono il nome in Presnitz. Oggi il dolce è legato ai giorni di festa, primo fra tutti il Natale.

Ingredienti (per 6 persone):
• 500 gr. di farina di frumento semi integrale
• 200 gr. di zucchero
• 150 gr. di pangrattato
• 3 uova (1 intero e 2 tuorli)
• 250 gr. di burro
• 100 gr. di uva passa
• 1 bicchierino di rum
• 50 gr. di mandorle
• gherigli di noci, 1 cucchiaio di pinoli
• cedro candido e arancia candita
• un pizzico di semi di papavero in polvere
• 4 chiodi di garofano, noce moscata, cannella
• pizzico di sale.

Preparazione:
Preparare la pasta mescolando la farina, lo zucchero, un uovo, un tuorlo e il burro fuso. Mettere le uvette in ammollo nel rum. Formare una palla e avvolgerla in un canovaccio pulito, lasciandola poi riposare per un'ora in un luogo fresco. Preparare il ripieno: mescolare in una terrina l'uvetta, le mandorle spellate e tritate assieme ai gherigli di noce, i pinoli, i canditi tagliati a dadini, i semi di papavero in polvere, i chiodi di garofano polverizzati, un pizzico di sale, noce moscata, cannella, e pangrattato. Stendere la pasta con il matterello, formando un rettangolo abbastanza spesso, poi versare sopra il composto preparato e chiudere la pasta come per lo strudel. Arrotolarla a spirale e disporla in una tortiera unta di burro e spolverata di pangrattato. Spennellare sulla superficie il rimanente tuorlo sbattuto e un po’ di burro fuso.
Cuocere per 45 minuti in forno pre-riscaldato a 180° e infine servire freddo.


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